Un’isola dove perdersi nella bellezza del paesaggio e nella forza della natura, con sguardi sempre diversi
Premessa
Quando ai primi di ottobre 2022 ho scelto con la mia compagna di organizzare un viaggio per l’Irlanda non avevo idea di cosa aspettarmi. Una meta che non sapevo se sarebbe stata nelle mie corde ed una tipologia di viaggio con caratteristiche di base che a prima vista potrebbero essere un deterrente: un meteo poco amichevole e la guida sulla sinistra altrettanto poco attraente per noi europei.
La scelta iniziale era stata fatta per esclusione. Quando infatti stavamo pensando alle vacanze estive avevamo deciso di rimanere in Europa per sicurezza dato che il Covid19 era ancora in circolazione. Data la nostra necessità di fermare voli aerei e alberghi almeno sei mesi prima, (abitudine ormai consolidata nell’organizzazione di viaggi che ci permette di avere una buona disponibilità nella scelta dei mezzi logistici e spesso di trovare delle occasioni di risparmio), percorrendo velocemente le mete disponibili ed escludendo la penisola iberica, la Francia, l’Italia, il Regno Unito, l’est Europa e altre mete europee già visitate, abbiamo pensato essenzialmente alla natura e al periodo che stavamo vivendo, fatto di camminate e tranquillità e abbiamo scelto l’Irlanda.
È iniziata così... è proseguita con una buona dose di tempo nei mesi successivi dedicato alla ricerca di posti da vedere e all’organizzazione della settimana da trascorrere in loco, ed è finita con una settimana di colori, serenità ed emozioni in stile wild in Irlanda!
Scorrendo l’articolo troverai una descrizione delle tappe più significative del tour che abbiamo fatto in una settimana a fine giugno 2023 ed alcuni aspetti organizzativi da tenere presente. Ho scelto di non caricare tutte le foto volutamente, per non svelare completamente la destinazione, perché merita di essere vissuta in base alla propria natura personale.
Indice dei contenuti
Alcune cose da mettere subito in chiaro prima di pensare di andare in Irlanda
Chiariamolo subito... se pensi di fare un viaggio nella comodità, senza sbattimenti, alla ricerca del lettino in spiaggia, alla ricerca del sole e dell’abbronzatura o dell’aperitivo al tramonto: non è questa la meta ideale per te!
Se pensi di vedere l’Irlanda solo visitando Dublino con una capatina alle scogliere di Moher… ti perdi una grossa opportunità: questa isola può offrire molto di più!
Se pensi all’Irlanda solo per la Birra, i pub e per la festa di San Patrizio… anche qui mi spiace dirtelo, ma non è solo questo.
L’Irlanda è un’isola che ha veramente molto da offrire semplicemente per come è, ma la base per un viaggio in Irlanda è avere la capacità di viverla, partendo con un certo tipo di mentalità.
Provo a spiegarmi meglio.
Girando l’isola ti accorgerai che per andare a vedere posti stupendi dovrai fare molti km (le strade sono tenute perfettamente e anche a livello di turismo è un’isola super organizzata) spesso in mezzo al nulla: ma quello non è nulla, c’è un’immensità di vita in quel nulla!
Così come potrà capitare che il giorno in cui hai deciso di andare a vedere le Kerry Cliffs piove ed il vento è talmente forte che ti costringerà ad aggrapparti ad una staccionata per poter stare stabile: ma questo fa parte di quel viaggio, ed io che ho vissuto proprio questa giornata, ho avuto la fortuna di provarla questa emozione e ti posso assicurare che, in quel panorama e in quella circostanza, è stata una delle cose più divertenti e piene di vita che ho fatto!
Non puoi controllare le previsioni e sperare di vedere sempre il sole, però quando quel raggio di sole esce inaspettatamente e magari nel momento in cui sei nel parco del Connemara, ti accorgerai di non aver mai visto una cosa così ricca di colori prima!
Ma questa atmosfera non sarà così solo per un giorno, sarà così quasi per ogni giorno!
Io mi sono sentita immensamente libera nelle giornate che ho trascorso in giro per l’isola, ho amato il silenzio umano e il suono della natura viva, paesaggi che non avevo mai visto, la forza della natura immensa, i colori e molto altro.
Ma ora basta parlare delle mie sensazioni vediamo meglio il tour!
Il Tour
Piccola nota: purtroppo, avendo solo sette giorni a disposizione abbiamo escluso il passaggio dall’Irlanda del Nord e ci siamo concentrate su tutto il territorio restante.
DUBLINO: per iniziare ad ambientarsi...
La prima tappa è stata la capitale: abbiamo scelto infatti di atterrare presso l’aeroporto di Dublino, comodo e pratico anche per il noleggio auto.
Il primo impatto scese dall’aereo visto il caldo estivo italiano… è stato il fresco e il vento, ma dopo le settimane torride di giugno è stata una piacevole sensazione!
Dublino, a mio parere, richiede un giorno per essere vissuta e per iniziare ad ambientarsi in Irlanda.
Alcuni punti di interesse:
-Visita alla GUINNESS STOREHOUSE (richiede circa 2 ore): anche se non ami la birra è una buona idea per vedere come siano riusciti a rendere in stile moderno un racconto storico: percorrendo i sette piani dell’edificio storico, che un tempo era l’impianto di fermentazione del birrificio, avrai modo di esplorare in modo interattivo le caratteristiche di questa birra che è diventata uno dei simboli dell’Irlanda. La lettura del museo è in chiave postmoderna: partendo dagli ingredienti e dal processo di produzione, passando per il suo fondatore, Arthur Guinness, e dalle pubblicità storiche, con le campagne promozionali che l’azienda ha usato nel corso degli anni, per arrivare alla Guinness Tasting Experience, avrai modo di scoprire e interiorizzare la Guinness!
- Passeggiata nel centro storico e lungo il fiume Liffey: è la parte che più mi è rimasta di Dublino, semplicemente perché girare tra le vie più antiche della città e attraversare i famosi ponti lungo il fiume a me ha donato un grande senso di libertà. Nota di colore: passando nel tardo pomeriggio nel quartiere del Temple Bar i pub si accendono di musica di giovani artisti che risuona e ti accompagna allegramente per le vie e… entrare al “The Temple Bar” è un’esperienza assai particolare!
- Altri punti di interesse da visitare: se hai più tempo la visita al Trinity College, una delle più prestigiose università di Dublino, ti consentirà di respirare aria di cultura anche solo entrando nella Old Library, una delle più antiche e scenografiche librerie d’Europa … la visita a questa parte con la Long Room è a pagamento e visto il notevole afflusso da prenotare in anticipo con l’orario di ingresso, mentre l’ingresso al campus universitario è libero. Anche una passeggiata per Grafton Street, la via dei negozi ed il parco vittoriano di St. Stephen’s Green possono essere piacevoli momenti per completare la giornata.
Consiglio di dedicare la parte iniziale della giornata alla Guinness Storehouse, a seguire un passaggio dal parco per arrivare al Trinity College, per poi muoversi più liberamente nelle vie antiche di Dublino, arrivando verso il tardo pomeriggio nel quartiere del Temple Bar e lungo il fiume Liffey per vedere animarsi i pub e le stradine interne di spirito irlandese!
IL PARCO DI CONNEMARA: un paesaggio incredibile… incantevole
Dopo esserci ambientante con la guida sul lato sinistro della strada, iniziamo a muoverci verso una delle parti più naturali dell’isola e ci dirigiamo verso la piccola contea di Galway, un comodo punto di appoggio per le escursioni nel parco nazionale di Connemara. La strada da Dublino a Galway non è così emozionante, soprattutto se fatta sotto la pioggia forte come è successo a noi, ma porta pazienza, si tratta solo di un trasferimento per una nuova giornata che ti aspetta alla scoperta di un parco quasi incredibile!
È difficile descrivere a parole cosa ti dona interiormente una giornata passata dentro questo immenso parco naturale. La particolarità del paesaggio in cui si è immersi, la varietà di colori che puoi osservare, e il passaggio da un estremo all’altro di questo territorio mi hanno fatta rimanere un giorno intero senza fiato, senza pensieri, semplicemente rapita dalla natura che sentivo dentro di me, alquanto incredula sia delle emozioni di calma, serenità e tranquillità che stavo provando, sia dell’entusiasmo che mi rincorreva ad ogni nuova visuale che mi si presentava davanti percorrendo le strade interne.
Partiamo alla scoperta del Parco di Connemara… ed anche qui le cose principali che ritengo da non perdere di questo parco:
-Trekking a Diamond Hill: è un sentiero che risale la “collina diamante”, non è particolarmente difficoltoso ma richiede comunque attenzione in alcuni passaggi, soprattutto verso la cima, da eseguire con le scarpe da trekking. Ci sono diversi sentieri che partono dal centro visitatori tutti ben segnalati di diversa lunghezza (1 km, 1,5 km, 2,5 km e 6 km). Consiglio di fare il percorso più lungo se le condizioni meteo lo consentono: non è così leggero quindi portati qualcosa da sgranocchiare e bere. Io personalmente credo di aver scattato almeno 20 foto solo in questa parte! Il trekking è assolutamente da mettere nelle cose da fare, quando arriverai in cima a Diamond Hill avrai un panorama a 360 gradi incredibile: io credo che qui ci sia una delle immagini più autentiche dell’Irlanda. La vista è mozzafiato, il paesaggio a mio parere incantevole, ed in auto mi spiace ma non riuscirai mai a cogliere questi scorci di isola. Ne vale la faticata!
-Sky Road per arrivare a Clifden: se dopo il trekking a Diamond Hill non si è troppo stanchi, poco dopo in direzione Clifden è possibile intraprendere questo giro in auto ad anello di circa 12 km tra vento e oceano con un paesaggio costiero aspro e solitario ma dal fascino assai particolare!
-Dog’s Bay: tappa da non perdere, per rilassarsi prima di lasciare il parco. È una spiaggia dalla sabbia bianca e l’acqua cristallina, sembra incredibile… sarò ripetitiva lo so, ma questo paragrafo si intitola proprio così: un paesaggio incredibile e lo è per davvero! È uno dei punti dove la mente trova ristoro: silenzio, serenità e tranquillità con un paesaggio tropicale di fronte a sé, salvo per il clima e per la temperatura polare dell’acqua! Passeggiando è possibile salire sulle colline a lato della spiaggia e osservare questa meraviglia anche da qui, magari in compagnia di qualche mucca!
-Altri punti di interesse: ci sono altre cose da fare all’interno del parco volendo, come per esempio un passaggio dall’Abbazia di Kylemore che puoi vedere anche dall’esterno per qualche foto o decidere di visitare. Anche la cittadina di Clifden volendo può essere una tappa.
Nota di colore aggiuntiva: capiterà facilmente di trovarsi in mezzo ad un gregge di pecore dalla faccia nera simpaticissime come è successo a noi: sono molto presenti in questo parco e le ritroverai anche in altre parti dell’isola!
Consiglio di usare Galway come punto di appoggio e ristoro serale, perché la gita nel parco del Connemara fatta in giornata è molto impegnativa, il parco è molto grande e girare al suo interno, soprattutto se ti dedichi al trekking che ho citato e fai il percorso consigliato, è molto stancante.
BURREN E CLIFFS OF MOHER: un passaggio in preparazione del sud
Il passaggio successivo del nostro tour è stato raggiungere il sud, con qualche tappa intermedia d’obbligo nella giornata. Lasciamo quindi Galway e ci dirigiamo prima verso l’interno per un passaggio veloce nel Burren e poi verso la costa per le famose scogliere di Moher.
Anche in questo caso ci siamo trovate davanti a due nuovi e differenti panorami dell’Irlanda:
-Burren (Boireann – terra rocciosa): non molto distante da Galway inizia questa zona caratteristica per essere molto rocciosa e calcarea. Anche in questo caso volendo ci sono diverse attività da fare, ma noi abbiamo deciso di vedere un esempio di questo territorio da vicino, all’interno e non sulla costa. Ci siamo spostate quindi in direzione del Burren National Park per un piccolo trekking. Arrivare al punto di partenza dei sentieri non è facilissimo perché inizierai a percorrere un’infinita e stretta strada (ma asfaltata e in ottime condizioni) circondata da alberi, verde e muretti di pietre, senza sapere dove stai andando ma fidandoti solo del tuo amico navigatore che ti porterà alla meta: il punto di partenza per Mullaghmore Hill. Anche in questo caso ci sono diversi sentieri in termini di lunghezza segnalati per salire alla collina. La cosa speciale è la particolarità di questo terreno roccioso, che sembra essere come viene citato spesso “un paesaggio spettrale e lunare”. In effetti nel momento in cui capisci dove sei arrivato e dove stai camminando e ti guardi attorno percepisci il senso di questa frase. Ma per poterlo comprendere è necessario, come sempre, andarci dentro ed esplorarlo con i tuoi piedini! Magari non perderci tutta la giornata perché ti aspetta la seconda tappa di questo giorno di passaggio verso il sud…
-Cliffs of Moher: eccoci arrivate alle famosissime scogliere di Moher, una delle attrazioni turistiche più conosciute in Irlanda e immancabilmente nominate in ogni documentario che si rispetti. Queste scogliere a strapiombo sul mare raggiungono anche picchi di 214 metri! In questo caso, dato per l’appunto che la meta è di per sé molto turistica, il fascino selvaggio viene un po' velato dal sentiero lungo le scogliere che per sicurezza è stato ben circoscritto con una passerella e scale. Tuttavia, se lo percorri tutto (sono circa 8 km di tratta) riuscirai a vedere le scogliere da punti diversi e a trovare il tuo punto magico lontano dai turisti … Il mio parere ve lo dico subito: queste scogliere meritano ovviamente la visita e il loro rispetto, ma se continui a leggere questo articolo capirai perché in quest’isola c’è ancora molto di più da scoprire e non sono state queste scogliere a lasciarmi l’effetto wow!
Dopo aver visto questi due nuovi pezzi delle terre d’Irlanda proseguiamo con qualche ora di viaggio verso il Sud per arrivare a Killarney: punto di appoggio a mio parere più comodo per esplorare il Kerry e la penisola di Dingle.
KERRY CLIFFS & THE RING OF KERRY: incontriamo sua maestà immensa e sempre diversa, la NATURA nelle sue forme più differenti
Il ring of Kerry è stata una delle esperienze più belle che abbiamo fatto durante questo viaggio. Una giornata intera dedicata a questo angolo di Irlanda che definirei incredibile sotto diversi punti di vista. Si tratta di un giro panoramico, che nel nostro caso, con qualche deviazione che a breve ti racconterò, si è esteso per circa 200 km. Il meteo ha reso ancora più avventurosa e straordinaria questa giornata: vento e pioggia ci hanno accompagnate dalla mattina alla sera… ma forse a pensarci bene, è stato il tocco di classe per vivere dei paesaggi spettacolari a pieno!
Il tour è abbastanza lungo e in alcune parti impegnativo per la guida, le strade sono tenute alla perfezione, tuttavia alcuni tratti sono molto stretti, quindi prudenza prima di tutto! Detto questo partendo da Killarney consiglio di fare il giro in senso antiorario (per intenderci seguendo le tappe qui sotto) così da fare nella prima mattinata la parte un pochino più lunga che dalla cittadina porta verso la costa (circa un ora e mezza di percorrenza) per poi godersi dalle Kerry Cliffs in poi tutta d’un fiato questa splendida emozione continua!
Vediamo ora le tappe principali che abbiamo scelto noi:
-Kerry Cliffs: sono molto meno note rispetto alle scogliere di Moher, un pochino più nascoste, ma a mio parere di una bellezza e di una particolarità senza eguali. Credo anche che viverle con le raffiche di vento e la pioggia fitta che abbiamo incontrato noi, abbia reso veramente questo posto quasi incredibile, da film. Il tratto da percorrere a piedi in questo caso non è lungo come a Moher, ma è anche meno agibile rispetto allo stesso percorso, e fortunatamente molto meno turistico.
-Ring of Skellig: partendo dalle Kerry Cliffs seguendo una stradina molto stretta è possibile intercettare un altro piccolo anello nascosto all’interno dello stesso ring of Kerry: quello di Skellig. Noi abbiamo fatto la parte che ci ha portato alla Skelligs Chocolate, una cioccolateria immersa all’interno di questo paesaggio dove assaggiare produzioni di cioccolato differenti e dagli abbinamenti insoliti. Poi siamo passate per Waterville e abbiamo ripreso la strada per la successiva tappa altrettanto fantastica: una spiaggia deserta e selvaggia immersa in un altro parco naturale, il Derrynane National Historic Park.
-Derrynane beach: parliamo di una spiaggia immersa in un parco naturale. Anche in questo caso, mi ripeto, un paesaggio da film. All’interno del parco, il Derrynane National Historic Park, partendo dal parcheggio di Derrynane House è possibile seguire diversi percorsi, e conoscendo le maree anche arrivare a piedi all’isola che si trova di fronte alla spiaggia (prudenza come sempre!). Che dire, io ho trovato anche questo posto magico!
-Kenmare, Sneem e altri punti di interesse: anche in questo caso le possibilità di vedere e fare cose sono le più svariate. Noi abbiamo terminato fermandoci per cena a Kenmare, un piccolo paese sulla strada del rientro. Ma se vuoi passare più tempo in questo posto puoi sicuramente spezzare le giornate e inserire altre tappe per animare il tuo tour!
Vorrei aggiungere una cosa per concludere questa tappa: fare questa strada in auto è un’emozione indescrivibile, davvero. Porta pazienza fino alle Kerry Cliffs per addentrarti nel territorio, ma da lì in poi, veramente, non bastano video, parole e foto per descrivere questo posto. Io personalmente ho vissuto una giornata immersa in un mondo a parte, godendomi ogni attimo, anche quando siamo salite su una collina in una strada strettissima e con un meteo infame, e tanta paura, ma la discesa successiva è stata una piacevole sorpresa con vedute spettacolari…
LE SFUMATURE DELLA PENISOLA DI DINGLE: là dove le onde dell’oceano incontrano la terra frastagliata
Il nostro viaggio continua per un altro angolo suggestivo e affascinante dell’isola: la penisola di Dingle, raggiungibile in circa un’ora e mezza partendo da Killarney. Anche in questo caso parliamo di un tragitto di circa 150 km (dalla partenza citata) e occorre fare attenzione a organizzare il giro in senso orario per vivere al meglio tutto quello che questo territorio può offrire, in base anche alle maree e al percorso del sole (quando esce!).
Nell’ordine ecco le tappe principali che segnalo come punti di interesse lungo il tragitto, che è possibile incontrare seguendo una meravigliosa strada panoramica, la Slea Head Drive:
-Coumeenoole Beach: in questa piccola insenatura nascosta tra le scogliere, la forza dell’oceano si fa sentire con le onde che si infrangono sulla spiaggia. Qui è possibile ristorarsi prima di affrontare il punto successivo in salita… Tenendo conto delle maree è preferibile fare questa sosta al mattino per poter godere anche della parte in spiaggia, magari osservando molti dei giovani locali surfare su queste magnifiche onde!
-Dunmore Head: risalendo da Coumeenoole Beach troviamo il sentiero per salire e raggiungere questo punto panoramico. Piccola nota di colore: la salita è in sicurezza ma abbastanza spartana, vi ritroverete a camminare nell’erba lungo un sottile sentiero, e poco lontano da voi, come sempre, mucche e pecore potranno farvi compagnia! La visuale dall’alto ci mostra ancora una volta un paesaggio diverso dai giorni precedenti. Dalla stessa collina è possibile, facendo attenzione muoversi in direzioni diverse ed ammirare scorci della costa, dell’interno della penisola e delle Blasket Islands.
-Dunquin Pier: uno degli scorci più fotografati della penisola. In effetti anche solo per lo scatto del momento vale la pena passare anche per questa tappa, è poco distante da Coumeenoole Beach e non richiede particolare sforzo fisico. Con qualche raggio di sole, l’acqua turchese circondata dal verde brillante e dalle cime rocciose che sporgono dall’acqua è uno scatto spettacolare! È possibile scendere fino al livello dell’acqua sempre facendo attenzione e vedere più da vicino le cime che emergono dall’oceano.
-Dingle e Inch Beach: se la forza fisica lo consente… è possibile fare un rapido passaggio per la cittadina di Dingle caratterizzata da case colorate, buon cibo e negozi di artigianato e poi concludere la giornata con una passeggiata lungo Inch Beach, una spiaggia di sabbia lunga circa 5 km.
Ed anche in questa giornata la fatica è stata ricompensata dai colori e dalla tranquillità che ti trasmette vivere questi paesaggi fino in fondo!
UNA TAPPA A CORK per un Whiskey irlandese e rientro verso Dublino
Dopo aver assaporato pienamente il Sud con aria fresca, colori e un po' di oceano, si parte per risalire verso Dublino per il rientro, approfittando della traversata per una tappa a Cork, dove oltre ad un passaggio veloce per la città abbiamo deciso di seguire una visita guidata nella distilleria di Jameson per capire qualcosa di più sul Whiskey! Volendo è possibile ripartire anche dall’aeroporto di Cork ma noi volevamo concludere il giro ad anello per vedere fino alla fine cosa altro poteva regalarci questa isola.
Anche qui un paio di indicazioni utili per rendere più piacevole il viaggio da Killarney a Dublino:
- Cork: passeggiando per la parte storica ritroviamo l’atmosfera di un centro più cittadino rispetto ai giorni precedenti dove ci siamo completamente immerse nella natura. Un’esperienza carina, se capiti negli orari di apertura, è anche la visita al The English Market, un mercato coperto alla scoperta della gastronomia locale. Noi non ci siamo soffermate più di tanto a Cork per motivi di tempo dato che la giornata di viaggio per il rientro richiedeva diverse ore di tragitto in auto;
- Visita guidata alla JAMESON DISTILLERY MIDLETON: una curiosa esperienza. Non sono esperta di Whiskey, però mi incuriosisce ogni volta che faccio un viaggio andare a visitare qualche produzione caratteristica. Da qui è nata l’idea della distilleria. La visita è in lingua inglese, ben organizzata, dura circa un ora e trenta. La cosa che più ho apprezzato è imparare la differenza tra tre Whiskey: quello irlandese, quello scozzese e quello americano. Infatti, durante la visita, la guida ti spiega non solo il processo di produzione ma anche molte particolarità del Whiskey irlandese portando alla tua attenzione prima le differenze di produzione e poi quelle gustative dei tre prodotti! Ed effettivamente la differenza è notevole! Altra cosa molto carina che mi porto a casa è una nuova ricetta di cocktail da usare come digestivo dopo cena: Jameson con mezzo lime spremuto e una bottiglietta di Ginger Ale! Fresco, dissetante e digestivo… un po' di allegria!
- Altri punti di interesse lungo la strada: volendo è possibile fare altre tappe risalendo verso Dublino, passando per la Rock of Cashel se avete particolare passione per edifici medievali e Kilkenny, dove noi ci siamo appoggiate per dormire prima del rientro.
Il nostro tour a livello geografico finisce qui, ma non a livello emozionale. Io ancora oggi quando riguardo le foto e mentre scrivo questo articolo porto con me molta serenità e soddisfazione per aver fatto questo viaggio!
Continua nella lettura ci sono ancora un paio di cose interessanti da leggere …
UNO SGUARDO AL CIBO
Apriamo questo capitolo goloso… mangiare all’estero per molti è spesso difficile. Per me è sempre stato invece motivo di ricerca e scoperta. Ed anche l’Irlanda non mi ha delusa.
Partiamo con il dire che, come in ogni luogo, è necessario fare un pochino di ricerca per provare qualche gustosa soddisfazione …
L’Irlanda non è fatta solo di pub, che comunque sono molto caratteristici e deliziosi. È possibile, infatti, anche trovare ristoranti di alta cucina, ma anche soluzioni di medio costo che offrono piatti innovativi affiancando alla tradizione note di gusto diverse.
Nel mio caso ho avuto modo di assaporare piatti di pesce e zuppe di pesce a Galway dal gusto fantastico e mai provato, ma anche qualche aragosta al sud non si è fatta mancare. Se piacciono, un piatto spesso offerto a menù sono ostriche abbinate alla Guinness.
La carne non aveva nulla da invidiare al pesce, ottimo piatto anche in questo caso! Sia mangiata alla griglia che in gustose combinazioni (tipo stile messicano), che negli hamburger.
Qualche nota sulla colazione: ovunque troverai la tipica Irish Breakfast, uova strapazzate, salsiccia, bacon … affiancate da spremute, pane e marmellate, senza perdersi un caffè molto lungo! Io personalmente non amo questa colazione, ma è abitudine consolidata e piacevole per altre persone, e viene servita con molta cura.
Altre considerazioni riguardo ai vini, che sono spesso di importazione per ovvi motivi, le carte propongono una limitata selezione ma di qualità. Molto in uso è anche l’abbinamento a cocktail dei piatti e ovviamente alla birra.
L’ORGANIZZAZIONE: qualcosa di utile
Qualche nota relativa alla preventiva parte organizzativa è d’obbligo.
Per organizzazione non intendo solo l’avere un posto dove dormire e un mezzo per muoversi, ma anche il sapere dove andare e avere giornate con gli itinerari ben stabiliti e le cose da fare. Perché? Non è mania di perfezionismo, ma semplicemente partire con una bella tabellina di marcia, con riferimenti e giornate organizzate, anche con i punti di ristoro, ti permette di dedicare il tempo completamente a vivere le tue emozioni durante il viaggio. E poi, dopo esserci stata, posso dire che in una settimana di permanenza, se vuoi riuscire a vedere le cose più belle, tempo per girarsi le dita non ce n’è molto!
Fortunatamente l’Irlanda non è, a mio parere, un’isola da turismo di massa, ma per appassionati! Salvo un paio di punti come la penisola di Dingle, Dublino e le scogliere di Moher, dove magari puoi trovare un pochino più di affollamento (ma nulla a che vedere con la massa), le altre zone sono frequentate da chi come noi ha pianificato un viaggio in stile wild, e quindi per pochi!
Alcuni accorgimenti utili:
-Pranzo al sacco: nelle gite è d’obbligo. Noi praticamente abbiamo fatto tutti i giorni così, perché è comodo, perché non devi allungare strade e stressarti nella ricerca di posti in giornate già impegnative, né tanto meno stare agli orari di apertura. Mangi dove e quando vuoi ed il problema delle alte temperature estive… direi proprio che non esiste!
-Abbigliamento e attrezzature per le escursioni e in generale: il meteo come avrai capito è imprevedibile… acqua e vento possono coglierti d’improvviso, così come i caldi raggi del sole. In generale è un’isola ventosa soprattutto sulle coste. Pantaloni antipioggia, giaccia antivento e antipioggia, vestirsi a cipolla, zaini da coprire, scarpe da hiking, sono il minimo indispensabile … aggiungerei anche un berretto di lana, a me è stato utilissimo!
-Itinerari e punti fermi: quando organizzi gli itinerari di viaggio ricordati di tenere presente che la guida è sulla sinistra, e che alcune penisole come, per esempio, il ring of Kerry, la penisola di Dingle o il parco del Connemara per poter essere vissuti al meglio necessitano di tappe organizzate con attenzione al giro (orario o antiorario), alle maree, al percorso del sole etc. Non sottovalutare quindi di mettere le tappe nel giusto ordine con maps prima di partire.
-La prenotazione delle visite (salvo i punti naturali ovviamente) è consigliata, ma non obbligatoria. In Irlanda sono organizzatissimi su questo ed è possibile fare tutto online (tipo Guinness Storehouse, la Old Library, le visite guidate in distilleria e altro)!
Questi sono solo alcuni accorgimenti utili da tenere (a cui aggiungere cose ovvie come gli orari ottimali del volo, posti dove dormire ed il noleggio dell'auto), poi ognuno si organizza come meglio crede… tuttavia non sottovalutare mai la particolarità dell’isola, del meteo, della strada, dell’ampiezza degli spazi e della lunghezza dei tragitti.
Il viaggio in Irlanda non è un viaggio così economico, inutile nasconderlo. Tuttavia, posso dire che ne vale veramente la pena.
Vale la pena impegnare del tempo per organizzarlo, dei soldi per poterlo realizzare, e la stanchezza del vivere ogni giornata a pieno.
La soddisfazione finale è immensa, la serenità che lascia non ha paragoni, i ricordi dei posti visti lasciano senza fiato anche a distanza di tempo.
Se desideri fare un viaggio in Irlanda, questo articolo è sicuramente un primo spunto per una traccia che puoi personalizzare e arricchire navigando anche su altri siti di approfondimento comodi e dettagliati.
Non pensavo di scrivere un articolo così lungo! Ma … come per tutto il resto… ne è valsa la pena!
Se vuoi immergerti ancora di più nell'atmosfera irlandese e iniziare ad immaginare il tuo viaggio ... guarda il video!
Photo & Video: Giovanna Maria Depriori
Music: Youth
Musician: @iksonmusic